Nel sesto appuntamento di Factory, Valentina Morotti ci parla di Book-à-Porter, il suo atelier artigianale di libri su misura
Torna oggi, mercoledì 15 dicembre, la nuova rubrica del Gruppo Radio Number One Factory- Aziende da raccontare, per un focus settimanale per quanto riguarda le aziende che operano sul territorio. In questo appuntamento, ai microfoni di Claudio Chiari, è intervenuta Valentina Morotti, una bergamasca-madrilena, che ci ha raccontato la storia del suo atelier artigianale di libri su misura. Lavora con i libri da sempre, digitali, cartacei, audio. È un universo che la affascina sin da piccola. E un giorno le è venuta un’idea: perché solo i personaggi famosi hanno diritto ad avere la loro storia in un libro? Le storie di tutti sono importanti, uniche e speciali. Da questa intuizione prende il via un processo creativo che ha dato vita a Book-à-Porter un progetto meraviglioso dove si combinano magicamente la passione per le storie personali e l’amore per i libri in edizione di lusso.
UN TEAM VARIEGATO ED INTERNAZIONALE – Valentina gravita nell’universo dei libri da sempre. Un po’ per passione, un po’ per curiosità e un po’ per lavoro. Editrice senza frontiere, ha lavorato nel settore editoriale a Madrid, New York e Barcellona. Ha studiato Lingue e Letterature a Bergamo, completando la sua formazione con un master in editoria digitale in Spagna (Universidad de Alcalá de Henares) e con il corso Leadership Strategies in Book Publishing all’Università di Yale. Il team di Book-à-Porter è variegato ed internazionale: dà lavoro a un gruppo di collaboratori sparsi un po’ tra Italia e Spagna. Si tratta per lo più di editori e di graphic designers che si occupano, rispettivamente, dei contenuti e della parte grafica dei libri. Per la produzione vi è un affiancamento a due tipografie di fiducia, una a Barcellona e l’altra – non poteva essere diversamente – nel bergamasco.